La seconda edizione del Festival dello Stupore, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con numerose associazioni e realtà del territorio, ha trasformato Roma in un laboratorio di cultura, partecipazione e impegno civile, con eventi diffusi tra Tor Bella Monaca, Quarticciolo e Tuscolano. Un’inaugurazione simbolica: "L'Impossibile Diventa Possibile"
Il festival si è aperto il 2 ottobre con un corteo festoso per le strade di Tor Bella Monaca, culminato in Largo Mengaroni con la presenza di Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro simbolo di libertà. La giornata ha visto il contributo di artisti, performer e personalità del mondo della cultura, ribadendo la forza dell’arte come motore di trasformazione sociale.
"Make Peace": un appello alla non violenza
L’8 ottobre il Teatro di Tor Bella Monaca ha ospitato un incontro intenso e partecipato sulla costruzione della pace. Lucia Monteiro, madre di Willy Monteiro, e i giornalisti Nello Scavo e Lucia Capuzzi hanno offerto testimonianze dirette dalla realtà della violenza e della guerra. L'evento ha intrecciato parole, musica e arte con le opere monumentali di Barbara Gałińska, il rap di Diamante e la partecipazione attiva dei Giovani per la Pace.
Il viaggio del Carapace: arte e messaggi di pace
Festival dello Stupore 2024
[Arte, Pace e Inclusione nei Quartieri di Roma]
La seconda edizione del Festival dello Stupore, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con numerose associazioni e realtà del territorio, ha trasformato Roma in un laboratorio di cultura, partecipazione e impegno civile, con eventi diffusi tra Tor Bella Monaca, Quarticciolo e Tuscolano. Un’inaugurazione simbolica: "L'Impossibile Diventa Possibile"
Il festival si è aperto il 2 ottobre con un corteo festoso per le strade di Tor Bella Monaca, culminato in Largo Mengaroni con la presenza di Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro simbolo di libertà. La giornata ha visto il contributo di artisti, performer e personalità del mondo della cultura, ribadendo la forza dell’arte come motore di trasformazione sociale.
"Make Peace": un appello alla non violenza
L’8 ottobre il Teatro di Tor Bella Monaca ha ospitato un incontro intenso e partecipato sulla costruzione della pace. Lucia Monteiro, madre di Willy Monteiro, e i giornalisti Nello Scavo e Lucia Capuzzi hanno offerto testimonianze dirette dalla realtà della violenza e della guerra. L'evento ha intrecciato parole, musica e arte con le opere monumentali di Barbara Gałińska, il rap di Diamante e la partecipazione attiva dei Giovani per la Pace.
Il viaggio del Carapace: arte e messaggi di pace
Il 10 ottobre, a Piazza dei Consoli, è stata inaugurata "Carapace", una grande tartaruga creata dai laboratori d’arte della Comunità di Sant’Egidio insieme alla Baburka Factory. L’opera, simbolo di protezione e rifugio dalla guerra, ha iniziato il suo viaggio tra scuole e quartieri, raccogliendo pensieri e disegni di bambini e cittadini contro ogni forma di violenza. Dopo la tappa al Quarticciolo il 27 ottobre, la tartaruga ha proseguito il suo cammino verso Tor Bella Monaca, portando con sé il messaggio di inclusione e solidarietà.
"Stop War!": la voce dei giovani contro la guerra
Il 14 novembre, oltre 500 studenti si sono riuniti al Cinema Teatro Don Bosco per un evento che ha visto la partecipazione di Mario Giro, esperto di mediazione nei conflitti internazionali, e di giovani da diversi scenari di guerra. Attraverso collegamenti dall’Ucraina, performance musicali e il coinvolgimento del rapper Amir, l’evento ha trasformato il teatro in un’arena di consapevolezza e impegno.
Un festival che unisce e ispira
Il Festival dello Stupore 2024 ha dimostrato ancora una volta come l’arte, la cultura e l’impegno sociale possano trasformare lo spazio urbano e creare occasioni di incontro, coinvolgendo cittadini, scuole, artisti e testimoni di storie di resistenza e speranza. Un’edizione ricca di significato, che ha portato nei quartieri una visione di futuro fatta di creatività, dialogo e partecipazione.
